SHOOK SARAHRevelationsDice bene il sito americano Louder Than War, quando sostiene che Sarah Shook and the Disarmers suonano outlaw country con una buona dose di sarcasmo punk ("Motherfucker") e un piglio decisamente moderno ed elettrico che tende verso l'indie rock. ln questo quarto album con il gruppo la leader Sarah, che ora si fa chiamare River e si professa di identità sessuale non binaria, racconta una volta di più del suo anelito di libertà in un'America repressiva con canzoni che sventolano sempre la bandiera degli abietti, degli sfruttati e dei discriminati economicamente e sessualmente. Aperta la scaletta con una sommessa title track che parla di depressione, alzano decisamente il ritmo con la frizzante "You Don't Get To Tell Me", giocando a tutto campo tra le chitarre Sixties di "Give All All My Love", la lap steel di "Backsliders", il country blues noir in tonalità minore di "Nightingale" e un'altrettanto malinconica "Jane Doe" con uno stile narrativo che un'altra testata americana, Brooklyn Vegan, ha paragonato a quello di Bruce Springsteen
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