HARLAN MATTBest Beasts'Credo ancora che le canzoni possano cambiare la gente, ma voglio raccontare storie senza cercare di convincere qualcuno a pensarla in un modo o nell'altra', spiega il folk singer texano Matt Harlan a proposito del suo nuovo album 'Best Beats', che segue a distanza di tre anni 'In The Dark'. E' un disco riflessivo e melodico, che racconta di conflitti ('Heavy Steel'), di autoanalisi ('Mountain Pose), di vita operaia ('Heavy Steel') e di nuovi inizi ('Way Out Of Town') e che in corso d'opera 'è diventato molto più politico di quanto avessi immaginato'. 'Tutto quel che ho iniziato a scrivere', continua il musicista, 'ha finito per per riguardare ciò che sta succedendo oggi intorno a noi. Il tema del disco ha a che fare con il mio tentativo di trovare un senso nel nostro folle mondo contemporaneo'. La produzione attenta e sensibile di Rich Brotherton, chitarrista di Robert Earl Keen, e i contributi di colleghe come Kellie Mickwee (Shinyribs) e Betty Soo (Charlie Faye and the Fayettes) aiutano il trentasettenne trovatore di Houston a rivestire in modo impeccabile le sue canzoni con coloriture di violino, banjo, tastiere, fisarmonica, pedal steel, dobro e violoncello, confezionando suoni artigianali che - come scrive Andrw Dansby sullo Houston Chronicle 'si amalgamano bene con i testi di Harlan, crescendo in grandiosità quando necessario e retrocedendo in retrovia quando il miglior servizio alla canzone arriva dal semplice silenzio'. L'arma in più del cantautore è la sua abilità di strumentista, e dice bene Crystal Damore degli Ordinary Elephant quando sottolinea che 'ogni parola o nota scelta da Matt ha dietro di sé un'intenzione e uno scopo. Harlan racconta le sue storie con una voce da vecchio vinile e uno stile chitarristico preciso e fluente come se fosse la sua prima lingua' track list
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