Registrato tra la primavera e l'estate del 2019 in due diversi studi di Chicago, 'Social Media Anxiety Disorder' è il quindicesimo album di studio di Dan Israel, cantautore del Minnesota che solo l'anno scorso ha abbandonato il suo impiego statatale per dedicarsi a tempo pieno alla carriera musicale. I produttori e fonici Jon Herchert e Steve Price, i batteristi Peter Anderson e David J. Russ e gli ospiti speciali Steve Brantseg, John Fields, Jeremy Ylvisaker, Janey Winterbauer, Jon Duncan, Tonia Hughes Kendrick, Paul Odegaard e Randy Casey lo hanno aiutato a confezionare un disco che affronta il problema (anche autobiografico) della frustrazione, della solitudine e dell'inquietudine legati a un uso massiccio dei social media attraverso canzoni che, pur essendo state scritte in un periodo tribolato durante il quale Dan ha dovuto far fronte alla nascita di un figlio, a un divorzio, all'incertezza economica della sua nuova professione, all'ansia e alla depressione, conservano nel fondo uno spirito ottimistico e rinfrancante: senza abbandonare le sue radici folk e roots rock, Israel si avventura qui in nuovi stili che spaziano dal power pop fiatistico ed orecchiabile dell'iniziale 'Be My Girl' all'andamento ipnotico della tenebrosa e contemplativa 'Still I'm Lost', dal synth pop anni Ottanta di 'Just Can't Take It' alle inflessioni psichedeliche della spettrale '125' fino allo sperimentalismo di 'S.M.A.D.', forse il punto più distante dalle precedenti produzioni dell'artista. 'Social Media Anxiety Disorder', ha spiegato lui stesso, 'è la colonna donora di quanto ho vissuto nell'ultimo anno, ma il suo suono riflette anche il mio lasciarmi andare, consentendomi di esplorare nuovi territori sia dal punto di vista musicale che testuale. Se questo album ha un tema unificante, questo riguarda il fatto che oggi molto di quel che ci succede è al di fuori del nostro controllo'