PITCHTORCHI Can See The Light From HereLa luce continua a essere al centro della musica dei Pitchtorch, trio alt-folk formato da elementi di The Gutbuckets, Guano Padano e The Vickers. “Pitchtorch è la fusione ideale di due parole – pitchfork, cioè il diapason, e pitch torch, che significa fiaccola o torcia – e rappresenta la musica come una luce che può fare da guida in questi tempi bui, non solo musicalmente parlando. Pitchtorch è un diapason ma è anche una fiaccola che segna il cammino da intraprendere”. Questo è infatti raffigurato nel logo dei Pitchtorch, realizzato da Nazario Graziano. Pitchtorch “accorda” assieme tre musicisti – di base tra Firenze e Milano – dalle storie rilevanti e differenti alle spalle: il chitarrista, compositore e session player Mario Evangelista (attivo in The Gutbuckets e altre formazioni, oltre che produttore internazionale e autore di musiche per cortometraggi e pubblicità), il bassista e contrabbassista Danilo Gallo (un terzo dei Guano Padano, in compagnia di Alessandro “Asso” Stefana e Zeno De Rossi, e titolare del quartetto Dark Dry Tears) e il batterista Marco Biagiotti (già nelle fila della band indie psych-pop The Vickers, oltre che turnista per L’Albero). Se il precedente capitolo di studio era più cinematografico e introverso nell’interrogarsi sull’origine di determinati problemi, I Can See The Light From Here è un album che parla di soluzioni, o quantomeno di accettazione, con una vena in certi momenti addirittura ironica e uno sbilanciamento più deciso verso la forma-canzone. Il lato introspettivo del folk lascia qui il campo a un classic rock spazioso, che si tinge spesso di Americana e West Coast, psichedelia, blues e jazz, rievocando gli ascolti mandati a memoria di The Allman Brothers Band, Calexico e Wilco tra gli altri Potrebbe anche interessarti | ||||||||||||||||
Newsletter
|