Olson Mark - & Ingunn RingvoldMagdalen Accepts the InvitationCoppia nell'arte e nella vita, l'ex Jayhawks Mark Olson e la cantautrice e polistrumentista norvegese Ingunn Ringvold avevano già pubblicato due dischi in duo nel 2014 e nel 2017: tornano insieme con 'Magdalen Accepts The Invitation', un album registrato la scorsa estate ai Thermometer Shelter Studios ubicati a Joshua Tree, non lontano dalla torrida e desolata Death Valley, le cui dieci canzoni attingono alle loro esperienze comuni e individuali cercando al tempo stesso nuove forme di espressione: pur continuando a muoversi lungo 'le strade acciottolate' dell'Americana, stavolta i due si sono spinti anche su sentieri meno esplorati e frequentati, approfittando dell'isolamento forzato per stimolare la propria creatività. 'Volevamo seguire un percorso differente, guidando assieme nella notte e tenendoci per mano nell'oscurità', conferma Olson. 'Cercare un linguaggio che eravamo in grado di capire solo quando la natura ci parlava'. I ricordi di un ottovolante situato in un parco di divertimenti in Minnesota chiuso da tempo, di visite ad antiche chiese ortodosse, di un viaggio in canoa in Nebraska, persino di una sosta in una isolata pizzeria in Sud Africa affiorano turbinosi in canzoni dalle splendide armonie vocali che evocano a tratti le sonorità classiche di Byrds, Peter, Paul and Mary e The Mamas and The Papas. Il songwriting di Olson si confronta con il corredo esotico degli strumenti suonati dalla moglie - mellotron, dulcimer, djembe, il Qanun armeno -, 'colori differenti che si aggiungono come in un quadro impressionista', e con la sua scrittura fortemente influenzata dalla terra d'origine in una collezione di brani fissati su nastro con un registratore da campo Nagra così da conservare loro una natura spontanea e per nulla addomesticata. Mark si è occupato di tutte le registrazioni analogiche e Ingunn di quelle digitali, mentre fondamentale - nell'assicurare al suono del disco calore e spaziosità - è risultato l'apporto del produtttore John Schreiner, già loro collaboratore nel precedente 'Spokeswoman Of The Bright Sun' track list
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