IMMORTAL AMERICANS

Coprodotto con Will Johnson (Jason Isbell, Patterson Hood, Jim White) e registrato totalmente in analogico negli studi Electrical Audio di Steve Albini a Chicago in presa diretta (tra i musicisti anche il padre di Austin, il banjoista Bob Lucas) 'Immortal Americans' - settimo album di Lucas - e' stato scritto dopo che il cantautore e' tornato a vivere a Bloomington, Indiana (la citta' in cui era cresciuto e che aveva abbandonato piu' di vent'anni fa). Le canzoni rifllettono un periodo turbolento durante il quale Lucas ha sconfitto l'alcolismo, aiutato la compagna in una dura battaglia contro il cancro e abbandonato la sua casa discografica: per preservarne l'autenticita' Austin ha voluto registrarle nel modo piu' naturale possibile, rinunciando alla densita' di arrangiamento e alle strumentazioni elettriche dei suoi dischi precedenti per privilegiare sonorita' acustiche e asciutte sostenute da una sezione ritmica essenziale. 'Ho cantato dal vivo, suonando contemporaneamente la chitarra', ha spiegato, 'e abbiamo lavorato molto velocemente'. Cosicche' 'Immortal Americans' suona per lui come un vero ritorno a casa, un disco onesto e profondamente autobiografico che nelle sue sonorita' rustiche evoca certe atmosfere gotiche e tenebrose dell'America del Midwest e di provincia senza mai perdere di vista la speranza. Uno dei dischi di cantautorato roots piu' convincenti di questo ultimo scorcio dell'anno