TILT & SHINE

'Cio' che e' normale in Louisiana non lo e' da nessuna altra parte', osserva Kevin Gordon a proposito dello stato in cui vive e che continua a esplorare con le sue canzoni, piccoli romanzi in musica che in passato sono stati interpretati da artisti come Keith Richards, Levon Helm, Irma Thomas, Hard Working Americans, Ronnie Hawkins, Sonny Burgess e Southside Johnny e che mai come in questo nuovo 'Tilt & Shine' proiettano storie apparentemente fantasiose ma che hanno tutte un fondamento reale. Il suono tremolante e l'accordatura aperta della sua Gibson ES-125 del '56 producono 'un groove inarrestabile distillato dallo swamp blues e dalla Sun Records', arcano e imprevedibile come i testi che Kevin ama scrivere e cantare (fondamentale anche il lavoro del produttore Joe McMahan, gia' a fianco di Patrick Sweany, McCrary Sisters e Shelby Lynne & Allison Moorer): l'incedere inquietante di 'Fire At The End Of The World' (una scorribanda on the road fino al Golfo del Messico), il testo ambiguo di 'Saint On A Chain', il fraseggio alla John Lee Hooker di 'One Road Out (Angola Rodeo Blues)', il rock and roll senza mezzi termini di 'Right On Time' e della sardonica 'Get It Together' ci parlano di un cantastorie sui generis capace con la sua musica di creare atmosfere umide, afose e tipicamente sudiste e di sviluppare storie popolate da giovani in cerca di una via di fuga, detenuti, membri del Ku Klux Klan, macchine rubate, fucili nascosti in un MacDonald's dopo uno show degli ZZ Top e personaggi reali come il bluesman Jimmy Reed e il folk singer di sangue Comanche Brownie Ford. 'Un musicista o un poeta?', si chiede il New York Times, dando una pronta risposta: 'Entrambe le cose'