AND INTO HEAVEN CAME THE NIGHT

E' lo stesso cantautore e one man band texano Lincoln Durham a definire la sua musica 'Southern-Gothic Psycho-Blues Revival', un mix potente e ruvido che evoca nei suoni i leggendari bluesmen del Delta del Mississippi accoppiandovi testi 'di cui Edgar Allan Poe avrebbe potuto essere fiero'. Su questo nuovo disco sembra aleggiare in particolare il fantasma di Robert Johnson, nume tutelare di una collezione di canzoni urlanti e misteriose che ti mordono alle calcagna come un cerbero, una colonna sonora tempestosa e minacciosa in cui Durham (chitarra, cigar box guitar, organo a mantice, violino e...lamiere) si fa aiutare in alcuni brani dal percussionista Chris Hausler e, nel brano 'Gnaw', dalla voce di Alissa Durham. Il ritmo contagioso e le chitarre distorte di 'Feathers', da un lato, e una 'Hero' introdotta da un canto a cappella, dall'altro, sono - come scrive James Wilson nella recensione pubblicata su Indie Band Guru - gli estremi e le stelle polari di un album che oscilla tra 'soffice emozione e potenza fragorosa', sfoderando un blues stravolto e moderno ma fedele al piu' autentico e genuino spirito del genere