BURCH PAULLight SensitiveEfficaci e vividi ritratti di 'outsider del Sud degli Stati Uniti, bon vivant e altri emarginati' compongono il grande affresco dipinto dall'undicesimo album di Paul Burch, registrato a Nashville, prodotto con mano leggera dal contrabbassista Dennis Crouch (collaboratore fidato di T Bone Burnett) e impeccabilmente suonato dalla band che ormai da due decenni accompagna l'artista, WPA Ballclub, con l'aiuto di alcuni ospiti importanti. Come sempre, le canzoni di Burch suonano simultaneamente classiche e moderne, sfoggiando una eccellente qualità poetica e letteraria capace di accendersi con il fervore del rock and roll, 'come se il figlio segreto di William Faulkner avesse barattato la sua macchina da scrivere con una chitarra elettrica'. Ispirato da una visita che l'artista ha fatto alla sua città natale di Oxford, in Mississippi, 'Light Sensitive' ha come luogo d'azione 'il moderno Sud degli Stati Uniti dove il passato e il presente si giocano a dadi il futuro e il solo desiderare qualcosa di buono comporta costi spettacolari': il gruppo di musicisti è capace di generare caos e leggiadra bellezza secondo necessità, mentre le voci di Aaron Lee Tasjan (in 'The Tell) e di Amy Rigby (che in 'Prince Alis's Fortune Telling Book Of Dreams' guida un coro di eteree streghe), la slide di Luther Dickinson (North Mississippi Allstars) in 'Fool About Me', le armonie e disarmonie vocali di Robyn Hitchcock nella straniata 'Flight To Spain' e la viola di Fats Kaplin nella stupenda e altalenante ballata 'Marisol' aggiungono preziosi ed espressivi dettagli sonori a canzoni già di per sé tutt'altro che convenzionali, in una raccolta che include senza sforzo alcuno accanto alle nuove composizioni brani scritti su commissione come 'Mardi Gras In Mobile' (che ha per protagonista l'attore e scrittore Eugene Walter) e 'Jean Garrigue', dedicata all'omonima poetessa. 'Ho voluto scrivere di personaggi arrivati ben oltre il luogo dove avrebbero dovuto essere, spintisi fino a un punto dal quale nessuno può farli tornare indietro' spiega Paul, la cui chitarra archtop Harmony Hollywood fine anni '50 assume sempre un ruolo principale in un album ancora una volta capace di collegare la roots music più autentica a una sensibilità squisitamente indie rock track list
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