YORN PETEHawaiiTrentatrè minuti, non una nota o una parola di troppo, nel nono album di studio di Pete Yorn, americano del New Jersey losangelino d'adozione che in "Hawaii" (ben assecondato dal coproduttore e confidente Jackson Phillips) dimostra una volta di più la sua innata capacità di confezionare belle melodie a trazione chitarristica cui si appoggiano testi profondi e al tempo stesso accattivanti. Tutto viene utile per trasmettere emozioni e pensieri: il jingle jangle del singolo "Elizabeth Taylor", lo shuffle inclazante di "'Til The End", l'ode pianistica di "Further", gli archi di "Ransom", l'aria nostalgica di "Fred And Wilma", gli accordi obliqui di "Miss Alien" e le percussioni di "Never Go", che come la stupenda "Blood" rimanda a ventuno anni fa, quando Yorn debuttava con il folgorante "musicforthemorningafter" track list
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