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WALKER RYLEY

DEAFMAN GLANCE

WALKER RYLEY - DEAFMAN GLANCE
 

Genere: Roots

Etichetta: DEAD

Anno: 2018

Supporto: CD

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Dimenticate il Van Morrison di 'Astral Weeks', il Tim Buckley piu' bucolico, le atmosfere hippie e folk jazz di 'Primrose Green' e di 'Golden Sings That Have Been Sung'. Con 'Deafman Glance' il chicagoano Ryley Walker cambia decisamente registro e si tuffa nelle atmosfere post rock che sono un marchio di fabbrica della sua citta'. Prodotto di nuovo dallo stesso artista in coppia con LeRoy Bach (con i Wilco ai tempi del fondamentale 'Yankee Hotel Foxtrot'), che vi suona piano e tastiere oltre ad alcune parti di chitarra elettrica, il disco e' frutto di un lavoro collettivo che ha visto coinvolti partner abituali di Walker come i chitarristi elettrici Brian J Sulpizio e Bill Mackay, i bassisti Andrew Scott Young e Matt Lux, i percussionisti Mikel Avery e Quin Kirchner e il sassofonista - flautista Nate Lepine?(tutti concittadini di Ryley), mentre il fonico Cooper Crain si prodiga ai sintetizzatori. Abbandonato - ma solo parzialmente - lo spirito improvvisativo che lo aveva fatto conoscere al grande pubblico, Walker ha voluto modellare nella circostanza canzoni piu' rigidamente strutturate: ne e' venuto fuori un disco esplicitamente 'anti-folk' e che 'allo stesso modo di Chicago, suona come un treno che ti viene incontro senza arrivare mai a destinazione. E' quello il suono che sento costantemente risuonare nelle mie orecchie' dice Ryley: un suono che nelle mutazioni sonore di '22 Days', nelle spigolosita' elettriche di 'Accomodations', nel minimalismo di 'Expired', nei cambi di tempo e nelle derive prog jazz del singolo 'Telluride Speed', nel magma di 'Can't Ask Why', nell'avanguardia di 'Opposite Middle' e nell'elettricita' cupa e in bianco e nero di 'Spoil With The Rest' evoca i mondi musicali di artisti come Tortoise, Gastr Del Sol, Red Crayola e soprattutto il nume tutelare Jim O'Rourke, reinventati con immaginazione e personalita'. Dopo tante peregrinazioni, Walker voleva trovare una sua voce e una sua identita' recuperando le sue radici e i suoi ascolti e le sue esperienze musicali giovanili: sembra esserci riuscito, e a dispetto del cambio drastico di rotta la sua musica risulta ancora riconoscibile e stimolante

track list

1
In Castle Dome
2
22 Days
3
Accommodations
4
Can't Ask Why
5
Opposite Middle
6
Telluride Speed
7
Expired
8
Rocks on Rainbow
9
Spoil with the Rest
 
 
ac
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