STEELEYE SPANEST'D 1969Genere: Folk Etichetta: PARK Anno: 2019 Supporto: CD
La cantante Maddy Prior guida ancora con piglio deciso gli storici Steeleye Span, che hanno registrato questo nuovo album in diversi studi sparsi tra Londra, Hastings, Oxford, la Cumbria e il Somerset. Liam Genockey (batteria e percussioni), Julian Littman (chitarra, mandolino, tastiere e voce), Roger Carey (basso e voce), Andrew 'Spud' Sinclair (chitarra e voce) e gli ultimi arrivati Jessica May Smart (violino e voce) e Benji Kirkpatrick (bouzouki, chitarra, mandolino, banjo e voce), entrambi reclute del 2017, sono i suoi attuali compagni di viaggio in un progetto discografico le cui canzoni sono gia' entrate stabilmente nelle setlist dei concerti di uno dei nomi leggendari del folk rock britannico. Il canto armonico e corale di 'Harvest' (un classico brano alla Steeleye Span ancorato nella storia e nella tradizione inglese), la chitarristica, rockeggiante e umoristica 'Domestic', il folk tradizionale di 'The January Man' che faceva parte del repertorio storico di Tim Hart oltre che di quello di Christy Moore e di Mike Harding e la suggestiva chiusura a cappella di 'Reclaimed' (scritta da Maddy con la figlia di Rick Kemp Rose) confermano lo stato di salute del glorioso marchio, che in 'Old Matron' ospita il flauto di Ian Anderson evocando atmosfere non dissimili da quelle dei primi album dei Jethro Tull e che come sempre sa stare in bilico tra rock elettrificato e folk ancestrale, moderno e antico ('Roadways', che adatta una poesia del 1910 di John Masefield; la 'Child Ballad' 'The Boy And The Mantle', con il clavicembalo di Sophie Yates) track list
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