FAY BILLCOUNTLESS BRANCHES - DeluxeLa sorprendente resurrezione artistica di una figura di culto del sottobosco folk/cantautorale dei primi anni '70 come Bill Fay, iniziata nel 2012 dopo 40 anni di silenzio con 'Life Is People' e proseguita nel 2015 con 'Who Is The Sender?', continua con 'Countless Branches', ancora una volta prodotto da Joshua Henry e pubblicato dalla indie Dead Oceans. Si tratta di un disco ancora più scarno ed essenziale dei suoi predecessori, in cui il cantante e autore londinese si accompagna al pianoforte con minimi contributi esterni (spiccano ancora una volta quelli del chitarrista Matt Deighton): i dieci brani in scaletta - diciassette nella versione deluxe che include versioni alternative con band e in solitaria e una rilettura di 'Don't Let My Marigolds Die' registrata dal vivo in studio - sono recuperi e 'salvataggi' dagli archivi dell'autore, che li aveva scritti e accantonati nel corso di oltre quarant'anni di attività artistica e che solo ora ha trovato il momento giusto per pubblicarli. E i risultati sono ancora una volta ammalianti, poetici e sintetici quadretti musicali intrisi di misticismo che sotto una apparente semplicità nascondono significati profondi: succede in 'Filled With Wonder Once Again', in 'Salt Of The Earth' e negli altri titoli in cui bozzetti e schizzi del passato sono completati da nuove melodie e nuovi testi che ruotano intorno ai temi cari a Fay (la natura e la sua sacrale immensità, il ciclo della vita, l'intimità delle relazioni umane e familiari), i molteplici rami di un albero poetico e musicale che Bill ha continuato a coltivare con cura fino ad oggi tra le pareti domestiche e al riparo dai riflettori, sviluppando uno stile e un repertorio prezioso, inconfondibile e senza paragoni nel panorama della musica contemporanea track list
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