La Panhandle Mystery Band al gran completo (inclusi il bandleader e coproduttore Charlie Sexton alla voce e alla chitarra e la cantante Shannon McNally), gli immancabili Lloyd Maines (slide e dobro) e Richard Bowden (violino) - entrambi sempre presenti al suo fianco fin dai tempi lontani di 'Lubbock' -, il fidato batterista Davis McLarty, i neo arruolati Glenn Fukunaga (basso) e Brian Standefer (violoncello), i figli Bale e Bukka e - in veste di autori - nomi di primissimo piano come Joe Ely e Dave Alvin oltre alla moglie, poetessa, commediografa e attrice Jo Harvey Allen, partecipano attivamente all'album più collaborativo e sfaccettato del prezioso catalogo di Terry Allen, icona del country e della cultura texana contemporanea: a sei anni di distanza da 'Bottom Of The World', 'Just Like Moby Dick', registrato presso gli Arlyn Studios di Austin, ripropone in forma sfolgorante un autore, scrittore e poeta singolare, immaginifico e sardonico, uno straordinario creatore di storie memorabili che in questa occasione riguardano 'le crisi esistenziali di un giovane Houdini ('Houdini Didn't Like The Spiritualists'), la morte dell'ultima stripper in città ('The Death Of The Last Stripper'), un circo infestato da vampiri ('City Of The Vampires'), pirati assassini (in uno pseudo-sequel della 'Pirate Jenny' di Brecht e Weill), la guerra in Iraq e Afghanistan (nella suite 'American Childhood'), frane e roulotte in fiamme ('Harmony Two') oltre a ogni genere di disastri tragicomici, abbandoni, tradimenti, brutti ricordi, fallimenti ed addii'. Brillante, arguto e iconoclasta come sempre, in 'Just Like Moby Dick' Allen sa divertire e commuovere richiamando esplicitamente la balena del romanzo di Melville solo nell'ultima frase dell'ultima canzone ('Sailin' On Through') e nella copertina che riproduce un famoso dipinto marino del 19mo secolo di Thomas Chambers; per il resto, l'evocazione di Moby Dick è metaforica e allusiva, e il disco sembra piuttosto il successore spirituale del capolavoro 'art country' 'Lubbock (On Everything)' del 1979: è l'album sonoramente più ricco e stratificato della discografia di Allen, in cui Terry e il figlio Bukka (che suona anche fisarmonica e piano) si dividono le parti di tastiere mentre Bale suona il djembe in 'Abandonitis' e che pur rinsaldando i legami con il passato (due parti del satirico trittico di 'American Childhood', 'Civil Defense' e 'Little Puppet Thing', sono composizioni inedite risalenti al 2003 e al progetto multimediale 'Dugout') rimarca per il veterano artista diverse prime volte: tanto nello spazio concesso in sede di scrittura ad altri autori che in quello riservato alla voce solista della McNally (che con lui duetta in 'All That's Left Is Fare-Thee-Well') in 'All These Blues Go Walkin’ By” e nella jazzata 'Harmony Two'