Unconquerable Past

Cofondatore dei Blackie and The Rodeo Kings (che quest'anno celebrano i 25 anni di attività), da anni Stephen Fearing è uno dei più quotati cantautori e cantastorie canadesi (oltre che uno dei migliori chitarristi del suo Paese): 'The Unconquerable Past' è il suo tredicesimo album solista e vede l'artista tornare - dopo l'acustico 'The Secret Of Climbing', uscito lo scorso anno solo su vinile - ad arrangiamenti e sonorità più ricche e stratificate prodotte da Scott Nolan (William Prince, Mary Gauthier, Hayes Carll) ed eseguite da un eccellente gruppo di musicisti che include l'acclamato pianista Jeremy Rusu, il bassista Julian Bradford, il batterista Christian Dugas, la cantante Andrina Turrene e il famoso polistrumentista nashvilliano Jim Hoke. 'Mi intriga sempre esplorare territori sconosciuti e spingermi fuori dalla mia comfort zone', spiega lui stesso a proposito di un disco che trascende i limiti del folk e dei generi legati alla musica tradizionale. 'La mia idea era di fare riferimento a un sound specifico ma di farlo in modo semplice, con una gamma di suoni e di strumenti che attingono principalmente alla musica roots e Country-Americana con frequenti e intenzionali occhiate all'età dell'oro della registrazione analogica'. Il risultato è pienamente soddisfacente, e canzoni come la title track (il cui tema di fondo riguardante la condizione esistenziale dell'autore e quella del pianeta in cui viviamo ha ispirato l'intera raccolta), 'Marie' (che ha per bersaglio i fanatismi religiosi), 'Sunny' (che ha per protagonista un transgender), l'elegante 'Someone Else's Shoes' e la toccante e umoristica 'Emigrant Song' (scritta nel 2012 con il collega irlandese Andy White) che esprime empatia nei confronti di chiunque approda in Nord America in cerca di una nuova vita dimostrano una ricchezza, una maturità e una scioltezza nell'uso dei 'ferri del mestiere' che confermano in Fearing un songwriter di primo livello