Figlie del grande contrabbassista Charlie Haden (storico sideman di Ornette Coleman) e sorelle di Josh degli Spain, le sorelle Haden (tutte dotate di un background e di un curriculum di tutto rispetto nell'ambito della musica contemporanea) avevano già inciso un apprezzatissimo album a nome Haden Triplets nel 2014, facendosi produrre da Ry Cooder e concentrandosi su un repertorio di vecchie canzoni country. In 'The Family Songbook' guardano nuovamente al passato, sfogliando l'album di famiglia per rendere omaggio ancora una volta alle loro radici e alle loro origini rurali (nate nella California meridionale, provengono da una famiglia originaria del Missouri): Petra (violino), Tanya (violoncello) e Rachel (basso e tastiere) hanno chiesto aiuto ad amici e colleghi prestigiosi come Bill Frisell, Greg Leisz, Doyle Bramhall II, Don Was, Larry Taylor e Woody Jackson (anche produttore) per imbastire una deliziosa raccolta che spazia a tutto campo senza preclusioni di sorta, comprendendo rivisitazioni di quattro brani scritti dal nonno Carl E. Haden (capostipite musicale della famiglia, performer radiofonico di un certo successo e collaboratore della Carter Family, di Porter Wagoner e di altre icone del country) ai tempi della Grande Depressione e solo di recente riemerse in superficie (di una sola, 'There's A Little Grey Mother Dreaming', si rintracciano altre versioni registrate in tempi antichi) e standard della musica roots americana come 'Wayfaring Stranger', 'I'll Fly Away', 'Wildwood Flower' e 'Pretty Baby' (alias 'Didn't Leave Nobody But The Baby') ma anche un pezzo firmato da Josh ('Every Time I Try', già apparsa nel 1997 nella colonna sonora di 'The End Of Violence' di Wim Wenders) e persino uno del rapper Kanye West ('Say You Will', rivisitata a ritmo di flamenco come se fosse un classico del genere 'Americana'). Sono 'dispacci perduti da un'America dimenticata', ballate che evocano le montagne, le praterie e le paludi che fanno da sfondo e ispirano la più autentica musica tradizionale americana: le magiche chitarre di Jackson, Bramhall e Frisell, la pedal steel di Leisz, i bassi del compianto Larry Taylor dei Canned Heat e di Was (che utilizza a tale scopo i pedali del suo Hammond) rivestono di arrangiamenti di volta in volta potenti ed essenziali le canzoni, spingendo 'Memories Of Will Rogers' di Haden Sr. dalle parti della Band e ammantando 'Wayfaring Stranger' di atmosfere noir; ma sono sempre le melodie e gli splendidi intrecci vocali delle tre sorelle - al tempo stessi votati alla tradizione e moderni - i grandi protagonisti del disco, un mix magico e quasi sovrannaturale che evoca tanto l'America dei pionieri che l'indie rock dei primi anni '90 con il quale le sorelle hanno flirtato in passato