Kenny Roby

Inseguendo i fantasmi di Fred Neil, Van Morrison, Tim Hardin, Karen Dalton e Bob Dylan ma soprattutto lo spirito di Leonard Cohen e dell'amico scomparso Neal Casal, in questo suo nuovo album omonimo Kenny Roby trova più che mai per le sue canzoni "un quieto spazio tra bellezza e tristezza". La sua voce vissuta ispessisce la stoffa di composizioni che trasmettono un sentimento di intimità capace di parlare direttamente al cuore dell'ascoltatore: il cantautore originario di Raleigh, nella Carolina del Nord, le ha scritte e registrate a Woodstock, dove risiede dal 2019, in un ambiente che dagli anni '60 evoca grande musica e leggende durature, aiutato da ottimi musicisti come il chitarrista Daniel Littleton, il bassista Jeff Hill e il nuovo batterista dei Little Feat Tony Leone, oltre che da Amy Helm (voce) e dall'armonica del leggendario John Sebastian. Le sue vicende personali lo aiutano a raffigurare con destrezza una galleria di personaggi feriti nell'animo ma non piegati dalla vita, alla cui disperazione Roby regala la possibilità di un riscatto e una speranza