MORELAND JOHNVisitorMolto apprezzato dai cultori dell'indie folk e dell'Americana a partire dagli anni 10 di questo secolo, John Moreland aveva spiazzato non pochi fan nel 2022 con la densa folk-electronica di "Birds In The Ceiling" prima di sparire nel nulla dopo il suo tour di promozione. Un anno sabbatico e la volontaria rinuncia a usare uno smartphone per sei mesi gli sono serviti a riposare, curarsi le ferite e fermarsi a pensare, inducendolo poi a realizzare "Visitor", un disco folk-rock al tempo stesso intimo e immediato, profondamente riflessivo e melodicamente accattivante. Moreland lo ha registrato a casa sua a Bixby, in Oklahoma, in soli dieci giorni suonando lui stesso tutti gli strumenti e tornando in sostanza all'approccio dei due album che lo avevano fatto conoscere al grande pubblico, "In The Throes" del 2013 e "High On Tulsa Heat" del 2015: gli unici contributi esterni arrivano da John Calvin Abney, chitarra acustica solista in "The More You Say, The Less It Means", e Pearl Rachinsky , seconda voce in "Ain’t Much I Can Do About It" track list
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