'Ho quasi 59 anni e sento che ad oggi questo potrebbe essere il mio miglior lavoro', ha dichiarato Jono Manson a proposito del suo decimo album solista 'Silver Moon' pubblicato dall'italiana Appaloosa : un disco che attraversa tutti i generi da lui toccati nell'arco di una carriera iniziata nei primi anni '80, coniugando grintoso rhythm and blues a rauco rock and roll senza dimenticare il soul, le ballate in stile Americana e il pop come ai tempi in cui l'artista newyorkese che dai primi anni '90 vive in New Mexico si faceva le ossa nelle bar band e nei club della Grande Mela. Jono lo ha registrato, prodotto e mixato nel suo home studio a Santa Fe, The Kitchen Sink, con una band che comprende Ronnie Johnson al basso, Paul Pearcy alla batteria, Jon Graboff alla pedal steel e altri strumenti a corde, il veterano di mille battaglie Jason Crosby alle tastiere e Mark Clark alla batteria e alle percussioni, chiamando in aiuto anche amici prestigiosi come l'icona dell'alt country e dell'arte concettuale Terry Allen, Warren Haynes degli Allman Brothers Band e dei Gov't Mule, Joan Osborne, James Maddock, Eric Ambel (Del Lords, Joan Jett and the Blackhearts, Steve Earle and the Dukes), Eliza Gilkyson, il blues rocker italiano Paolo Bonfanti, Eric Schenkman (Spin Doctors), Eric McFadden (Parliament Funkadelic, Animals), Barry Danelian, Craig Dreyer, Dan Levine, il chitarrista texano Jay Boy Adams e lo scrittore e cantautore David Berkeley. Straordinari compagni di viaggio che lo affiancano in una raccolta di canzoni che parlano di vita e di morte, di fede e di spiritualità e che tra il lamento folk e stradaiolo di 'Home Again To You', il pathos della title track (con Haynes alla slide e Crosby all'Hammond B 3), il retro soul a due voci (con la Osborne) di 'Loved Me Into Loving Again', la trilogia autobiografica di 'I Have A Heart', 'I Believe' e 'I'm A Pig', la minacciosa e bluesata 'Shooter' (con Bonfanti), il folk gospel di 'The Christian Thing' e il clamoroso inno rock and roll 'Face The Music' che rievoca i sogni adolescenziali di Manson dà sostanza alle sue dichiarazioni: si tratta davvero, per lui, dell'album della vita, il disco che celebra e corona nel migliore dei modi un lungo e affascinante percorso musicale