Esce “Argon”, decimo album di Michele Gazich, scrittore di canzoni e violinista di fama internazionale, già a fianco di songwriter come Mary Gauthier, Eric Andersen, Michelle Shocked e Mark Olson. L’argon è un cosiddetto gas nobile, che quindi ha la caratteristica di non combinarsi o combinarsi a fatica con gli altri elementi. La metafora è qui estesa alla condizione dell’artista: il suo lavoro, segreto e negletto dalla società perché apparentemente inutile, è invece fondamentale per la sopravvivenza del mondo. La maggior parte delle nuove canzoni sono dedicate e ispirate a poeti e scrittori. La voce bardica di Gazich ci conduce attraverso un percorso di canzoni dai testi duri e forti, caratterizzati da immagini poetiche intense, dolcissime e sconvolgenti insieme. La seconda voce dell’artista è il suo violino, che in quest’album si squaderna e si declina in tutte le sue anime: strumento classico, ebraico, slavo, folk e anche spregiudicatamente rock. L’album è arricchito dalla presenza di alcuni ospiti di grande valore: Giorgio Cordini, Paolo Capodacqua, Rita Tekeyan, Giovanna Famulari, Lara Molino, Marco “Tibu” Lamberti, il pianista classico Valerio Gaffurini, Vincenzo “Titti” Castrini, Paolo Costola, e Alberto Pavesi.