BLUE MESA

Nato e cresciuto a Cadillac, nel Michigan, e trasferitosi a diciannove anni a New Orleans, Luke Winslow-King e' un musicista vagabondo che dai suoi viaggi in giro per il mondo ha assorbito molteplici influenze stilistiche. Lo conferma in 'Blue Mesa', registrato nel villaggio fortezza di Lari, in Toscana, con il chitarrista blues italiano Roberto Luti (suo amico di vecchia data) e con un team di musicisti che include Chris Davis dei King James and the Special Men e Mike Lynch (Bob Seger, Larry McCray) all'organo: il ritmo rilassato dell'iniziale 'You Got Mine' (scritta con la compianta 'Washboard' Lissa Driscoll di New Orleans ed evocativa di certe cose di Paul Simon e Robert Cray), il quasi gospel di 'Break Down The Walls', la countreggiante 'After The Rain', il soul stile Stax della title track, la commovente 'Farewell Blues' (dedicata al padre morto di cancro), i fiati sincopati e neorleansiani di 'Chicken Dinner', il rock alla Tom Petty di 'Born To Roam' e lo swamp boogie psichedelico di 'Leghorn Women' tracciano l'ampio perimetro di un disco in cui Winslow-King amplia a dismisura la sua prospettiva sulla musica americana aggiungendovi un tocco decisamente personale e autobiografico