WILD FEATHERSGREETINGS FROM THE NEON FRONTIERGenere: Roots Etichetta: REPRI Anno: 2018 Supporto: CD
Gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso sono la fonte di ispirazione principale dei Wild Feathers, quartetto che conta su quattro belle voci (Ricky Young, Taylor Burns, Joel King e Ben Dumas) e su un gusto musicale capace di attingere ovunque, da Dylan come dai Faces, da Guy Clark come dalla Allman Brothers Band. 'Greetings From The Neon Frontiers' li vede abbracciare con piu' convinzione le radici country senza rinunciare tuttavia al rock elettrico e 'desertico' di certe opere precedenti. Registrato quasi interamente in due settimane tra il settembre e l'ottobre scorso e prodotto come i precedenti dal 'quinto membro' Jay Joyce (Eric Church, Brothers Osborne, Little Big Town) il terzo album della band propone dieci canzoni selezionate da un mazzo di oltre 50 nuove composizioni. Alcune di esse - come 'No Man's Land', 'Hold Onto Love' e il rock alla Tom Petty di 'Golden Days', con un finale che cita 'Running Down A Dream' - tradiscono la loro origine di jam improvvisate in studio, mentre titoli come 'Big Sky' e 'Stand By You' - osserva Thomas Mooney del sito Wide Open Country - mettono in risalto le splendide armonie vocali dei quattro ricordando, rispettivamente, Crosby, Stills, Nash & Young e i Beatles. Con violino e pedal steel, 'Two Broken Hearts' assume i toni della ballata country, mentre 'Wildfire' ha il sapore dolce dei primi Eagles ed 'Every Morning I Quit Drinkin'' si affaccia per la prima volta ai confini tra California e Messico, muovendosi a passo rilassato e acidamente sognante. Un altro indizio di come i Wild Feathers abbiano molte frecce al loro arco, e molte ancora da scoccare track list
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