WATERHOUSE NICKFOOLERRegistrato nella piccola città statunitense di Valdosta, in Georgia, "The Fooler" è, nelle parole del cantautore Nick Waterhouse, un disco "plastico" e "prismatico" che ha preso letterariamente spunto dagli scritti di autori da lui studiati all'università come Virginia Woolf, Christopher Isherwood, Hart Crane o Ford Maddox Ford. E' un disco in cui osservanti e osservatori, narratori e soggetti, verità e menzogna si confondono in un continuo cambio di prospettive; un ciclo di canzoni che racconta la storia di una città, San Francisco, e dei suoi abitanti che il covid aveva "reso simile a Pompei" (non a caso la splendida foto di copertina in bianco e nero ad opera del grande Jim Marshall ritrae la leggendaria libreria City Lights di Lawrence Ferlinghetti). Per raccontarla, Waterhouse usa "il sound di una città piena di 45 giri prodotti da gente come Bert Berns, pubblicati su etichette come Scepter, Wand, Atlantic e Verve e ascoltati nei jukebox di locali come il Tosca, lo Specs e il Trieste a North Beach", tra ballate, soul radiofonico e garage rock track list
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