APPLESEED'S 21ST ANNIVERSARY: ROOTS AND BRANCHES

Per il ventesimo anniversario dell'etichetta americana Appleseed, il fondatore Jim Musselman voleva 'alcune canzoni che ne catturassero l'essenza e fossero pertinenti con cio' che sta accadendo oggi in America'. C'e' voluto del tempo, e gli anni trascorsi dal lancio dell'etichetta sono intanto diventati ventuno, ma ne e' valsa la pena: i tre CD che celebrano una delle case discografiche piu' attive sul fronte della canzone di protesta raccolgono 57 brani, e tra questi dieci registrati appositamente per questa raccolta. Ecco, dunque, Bruce Springsteen alle prese con 'If I Had A Hammer (The Hammer Song)' di Pete Seeger, Tom Russell che del Boss riprende 'Across The Border', un remake di 'Scared Of Guns' da parte di John Wesley Harding (con testo modificato e la figlia del musicista che recita una lista di nomi di politici che riscuotono fondi dalla associazione dei produttori di armi americani) e 'Get It Right One Day', un pezzo mai finito da Jesse Winchester e ora completato da Jimmy Buffett e Mac McAnally, accanto ad altre registrazioni inedite di artisti come Tom Morello, Donovan, Anne Hill e Tim Robbins e brani gia' editi di Jackson Browne, Ani DiFranco, Pete Seeger, Joan Baez, Billy Bragg e molti altri. Radici e rami di una solida pianta, un'etichetta attiva sul fronte politico e sociale che, nelle parole di Musselman' 'e' sempre stata dalla parte giusta della Storia. Siamo solo un anello della catena che da Paul Robeson arriva a Woody Guthrie, Pete Seeger e oltre. Portiamo semplicemente avanti la nostra missione'. Anche con un disco come questo