L'infaticabile e onnipresente Mike Zito figura nelle vesti di produttore (accanto al batterista Jimi Bott) nel secondo album dei Proven Ones per la Gulf Coast Records: registrato principalmente al Dockside Studio di Maurice, in Louisiana (con qualche ulteriore sosta al Roseleaf Recording di Portland e al Rear Window di Brookline, in Massachusetts), 'You Ain't Done!' conferma le ottime impressioni destate dal disco di debutto 'Wild Again', e del resto i cinque componenti del supergruppo - il chitarrista Kid Ramos, il cantante Brian Templeton, il tastierista Anthony Geraci, il bassista Willie J. Campbell e il succitato Bott, membri di band affermate come Fabulous Thunderbirds, Radio Kings, Mannish Boys e Sugar Ray and the Bluetones - sono nomi assai noti e rodati del circuito blues con centinaia di registrazioni e di concerti alle spalle e fan sparsi in tutto il mondo. 'Stavolta abbiamo voluto allargare i nostri confini', ha spiegato Templeton. 'Per la gran parte siamo noti, e giustamente, come musicisti blues, ma amiamo molti stili di musica differenti e naturalmente vogliamo cimentarci anche con quelli. Credo che con questo disco ci siamo riusciti: ci trovate del rock, del soul, del country, qualche influenza latina, un pizzico di pop e, oserei dire, a tratti vi si respira anche un'atmosfera punk'. Tutto vero, a cominciare dalla intro psichedelica e dal rock robusto di 'Get Love', per continuare con una 'You Ain't Done' che ricorda i riff di Free e Bad Company, con la intensa 'Whom My Soul Loves' (dove la passionale voce solista appartiene all'ospite speciale Ruthie Foster), con la dolce e avvolgente 'Milinda' e con la toccante 'She'll Never Know' che Bott ha scritto rielaborando una poesia scritta dalla sorella malata di mente e morta di droga nel 2008. 'Con questo disco volevamo abbattere un po' di muri', proclama Templeton, e non c'è dubbio che i Proven Ones ci siano riusciti. Grandi canzoni e ottimi suoni, una ricetta semplice ma tutt'altro che facile da eseguire a regola d'arte