Things Done Changed

Definito "un autore di canzoni e un erede della tradizione" oltre che un "jukebox parlante e in movimento", Jerron "Blind Boy" Paxton è un trentacinquenne cantante e polistrumentista di Los Angeles (suona banjo, violino, pianoforte, armonica, fisarmonica Cajun, ukulele, chitarra e percussioni) il cui stile si rifà esplicitamente al blues e al jazz pre Seconda guerra mondiale prendendo come modelli di riferimento artisti quali Fats Waller e Blind Lemon Jefferson senza dimenticare la cultura creola e lo zydeco. Dopo tre album esordisce per la prestigiosa Smithsonian Folkways con una raccolta di sue canzoni inedite e originali le cui sonorità, ancora una volta, rimandano al secolo scorso, quando per la comunità afroamericana la musica rappresentava spesso un mezzo di sussistenza economica oltre che di sopravvivenza psicologica. "Things Done Changed" ha i classici profumi del Sud degli Stati Uniti in cui affonda le sue radici gettando un ponte tra generazioni passate e future: contiene brani che parlano di gioie e di dolori, costruite ed eseguite con riverenza verso i testi sacri ma anche con una bella dose di umorismo