LOWEST PAIRPerfect PlanPrendono il nome da una poesia del compianto compositore e musicista John Hartford i Lowest Pair alias Kendl Winter (originaria dell'Arkansas) e Palmer T. Lee (nato in Minnesota), duo di neo folk 'progressivo' nato dall'incontro fatidico sulle rive del Mississippi di due musicisti dal background musicale differente (lei con esperienze anche punk, lui nell'ambito della musica tradizionale) e che in 'The Perfect Plan', quinto album della sua discografia registrato presso gli Arc Studios di Omaha, usa strumenti prevalentemente tradizionali ma con l'intento di creare un nuovo vocabolario musicale. Ci riesce anche grazie alla produzione niente affatto convenzionale di Mike Mogis (Bright Eyes), capace di aggiungere persino un mellotron davvero inusuale per un disco come questo a un pezzo come la mossa 'Too Late Babe' e di trasformare il folk essenziale per voci, chitarre e banjo della coppia in un affresco di 'Americana' dalle molteplici prospettive e sfaccettature grazie all'apporto, per la prima volta, di una vera e propria band e di un bravo batterista (JT Bates): pezzi ariosi, sognanti e panoramici come la title track e 'Shot Down The Sky' fanno da contrappunto al'intreccio chitarristico limpido ed essenziale di 'How Far Would I Go', mentre i densi impasti di bajo e organo della ritmata 'Wild Animals', le chitarre squillanti di 'Cast Away', una 'Morning Light' introdotta da un organo da chiesa prima dell'irruzione di batteria e chitarre elettriche e il dolente fraseggio di slide di 'Take What You Can Get' assicurano uno sfondo strumentale agile, dinamico e cangiante alle voci dei due protagonisti, abili nel fondere con naturalezza ed empatia il timbro asprigno e quasi infantile della Winter con quello più caldo e sotto traccia di Lee track list
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