HOW CAN I MISS YOU, WHEN YOU WON'T LEAVE

Tra i piu' assidui frequentatori dei palchi di storici club chicagoani come il 1815, il Checkerboard Lounge, il Rosa's Lounge, il Kingston Mines, il Buddy Guy's Legends e il B.L.U.E.S , Vance Kelly ha registrato nella sua citta' natale questo album che mescola in dosi sapienti e saporite blues, soul, funk e r&b. Le classiche dodici battute sono il suo punto di riferimento ma Kelly, come ha scritto un giornalista americano, non e' tipo da farsi schiavizzare dal passato: il suo e' un suono contemporaneo che lascia molto spazio al ritmo e all'improvvisazione chitarristica, influenzato dalla lezione di maestri come Muddy Waters e B.B. King come dalla disco e dal funk di fine anni Settanta. E' una vera spugna musicale, Vance, capace di rimasticare il meglio di quanto ha appreso nei suoi anni formativi per forgiare una personalita' esuberante e autonoma: il sodalizio con la Wolf Records (inaugurato nel 1995 con 'Call Me', premiato con un Living Blues Award), prosegue in maniera proficua con 'How Can I Miss You, When You Won't Leave Me', un album che giustifica appieno il riconoscimento che la Chicago Blues Hall Of Fame gli ha conferito l'anno scorso