HICKS KING SOLOMONHARLEMDa molti indicato come uno dei più promettenti artisti blues della nuova generazione, il ventiquattrenne King Solomon Hicks, enfant prodige cresciuto ad Harlem, debutta con un album intitolato proprio al quartiere newyorkese in cui ha iniziato a suonare e ad esibirsi accanto a tanti grandi musicisti (da Tony Bennett ai Destroyers di George Thorogood, da Jimmy Vivino a Sam Moore, da Marcus King a William Bell, da Kim Simmonds a Jon Hendricks, da Mike Stern a Lee Ritenour): in queste undici canzoni 'il piccolo B.B. King', come qualcuno lo ha battezzato, rende omaggio alle sue radici mostrando tuttavia già uno stile personale e pienamente sviluppato. Prodotto dal quotato Kirk Yano (già al fianco di gente come Miles Davis, Public Enemy e Mariah Carey), 'Harlem' mette subito in tavola le ottime carte che Hicks ha da giocare come autore, strumentista e interprete: sue composizioni originali come il roadhouse blues di '421 South Main', il gospel shuffle di 'Have Mercy On Me' e il toccante strumentale 'Riverside Drive' non sfigurano affatto accanto ad eccellenti reinterpretazioni di standard come 'Everyday I Have The Blues' di B.B. King e 'It's Alright' di Curtis Mayfield, a una versione latineggiante del classico di Al Kooper 'I Love You More Than You Will Ever Know,', a una rilettura in chiave funk della 'Love Is Alive' di Gary Wright e alla fiammeggiante interpretazione della 'Help Me' di Sonny Boy Williamson che chiude l'album in bellezza. Molto più che una bella promessa. track list
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