HELM AMYSILVER CITYRegistrato ai Levon Helm Studios di Woodstock con due nuclei distinti di musicisti e interamente prodotto da Josh Kaufman (Muzz, Bonny Light Horseman), il quarto album di Amy Helm trae ispirazione da storie femminili, prendendo spunto dalle sue vicende autobiografiche (la difficoltà di conciliare la vita in tour di una musicista con gli impegni di una madre single e divorziata), da quelle dei suoi familiari (la vita della sua bisnonna) e da quelle di altre persone (tra cui una giovane fan finita nel tragico vortice della tossicodipendenza). Le protagoniste sono donne "che sussurrano, che cantano, che urlano le loro storie dicendo la loro verità". Il linguaggio del folk che ha imparato da piccola si fonde con il gospel e con il soul in una sequenza di canzoni intese come lettere che la cantautrice indirizza a una se stessa più giovane o ad altre persone di sua conoscenza. Sono storie complesse e reali, che si riflettono anche nella immagine di copertina di "Silver City": una illustrazione in cui Amy appare circondata dai suoi oggetti di uso quotidiano e dal disordine provocato dalla sua giovane prole, seduta su un trono, intenta a contemplare il passato quanto il presente e il futuro track list
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