LOW TIDE

'Low Tide' e' un titolo adatto a questo disco di Tracy Grammer, scrive Elena See sul sito Folk Alley: proprio come la bassa marea, le canzoni contenute in questo undicesimo album (ma primo di composizioni quasi tutte autografe) rivelano qualcosa che normalmente sfugge alla vista, piccoli e grandi segreti che solitamente restano nascosti ai nostri occhi e alla nostra percezione. La ex compagna musicale di Dave Carter (che dal momento della sua scomparsa, avvenuta nel 2002, ha quasi trasformato in una missione il suo impegno a tenerne vivo e diffonderne il repertorio) canta qui di passioni e di errori umani, di sogni e di fallimenti. Nel disco la polistrumentista americana (che, oltre a cantare, suona chitarra acustica, violino, viola, glockenspiel, organo a canne, tamburello e percussioni) e' ben supportata da Lorne Entress (batteria e percussioni), Chris Haynes (tastiere e fisarmonica), Jim Henry (chitarre acustiche ed elettriche, chitarra baritono, e-bow, mandolino e basso), Paul Kochanski (basso elettrico e acustico) e Bob Stark (tamburello in 'Good Life'), ma a fare la differenza e' stavolta, il suo songwriting: difficile non scorgere i fantasmi della sua intensa relazione artistica e personale con Carter in brani come 'Hole', Daffodil Days' e la cover di 'Cloudbusting' di Kate Bush, intrise di dolore e di sensi di colpa; anche se poi (e' ancora la See a sottolinearlo) pezzi come 'Free', sereni e luminosi, ci rivelano che Tracy ha imparato a venire a termini con il suo passato e a muoversi in direzione del futuro