NEO BLUES PROJECT

Con un sound 'fresco e nostalgico, elettrizzante e roots rock', capace di fondere e mescolare blues, funk, rock e pop in un genere che lui stesso chiama 'neo blues', la musica di AJ Ghent parte dalla chiesa per arrivare alla strada e ai night club. Influenzato dalla musica tradizionale americana come da James Brown e da Prince, Ghent e' un musicista di strabordante passione ed entusiasmo capace di far parlare gli strumenti - una resonator acustica, le lap steel a sei o a otto corde - che si costruisce personalmente. I suoi testi incisivi, la sua tecnica slide, la sua voce grintosa e il ritmo possente della batteria che lo accompagna non possono certo passare inosservati: a 31 anni e con un curriculum gia' ricco alle spalle (ha suonato, tra gli altri, con Zac Brown, con Luther Dickinson e con il suo mentore Colonel Bruce Hampton), il musicista di Fort Pierce, Florida perfeziona con 'The Neo Blues Project' uno stile che sta affinando da anni. E' musica, la sua, che fa muovere i fianchi, schioccare le dita e dondolare il capo, una ragnatela che ti invischia e che ti travolge con l'energia di un musicista che, pur di non stare fermo, ha sviluppato una tecnica che gli permette di suonare la lap steel stando in piedi. Un ottimo compositore e un discepolo virtuoso della 'Sacred Steel Tradition' creata da suo prozio Willie Eason e da suo nonno Henry Nelson, di cui e' oggi uno degli interpreti migliori accanto a Robert Randolph e ai Campbell Brothers