Il quattordicesimo album del grande chitarrista genovese Beppe Gambetta, strumentista riconosciuto e assai apprezzato a livello internazionale per la sua staordinaria capacità di rilettura della roots music americana, ha preso forma e cambiato aspetto durante il periodo della pandemia. 'L'emergenza è lentamente calata su questo nuovo disco', ha spiegato il musicista ligure e giramondo. 'Era partito in un momento spensierato con l'idea del rinnovamento, del fermarsi un attimo a raccontare se stessi dopo una carriera di movimento infinito, del cimentarsi con qualcosa di nuovo e trovare nuovi stimoli. Lentamente il significato del lavoro si è trasformato, è diventato atto di resistenza e risposta dell'arte alle avversità'. Così 'Where The Wind Blows/Dove tia o vento' (pubblicato dall'etichetta canadese Borealis Records) è diventato un disco che introduce nel vocabolario espressivo dell'artista parecchie novità, attraverso dieci canzoni in cui Gambetta si scopre e si riscopre anche cantante, chitarrista elettrico e compositore ('fino ad ora provavo una forma di pudore e riservatezza che mi impediva di scrivere canzoni. Con questo lavoro sono riuscito a superarla e ora aspetto il giudizio di chi vuol bene alla mia musica per decidere se potrò continuare anche in questa direzione'). L'uso, accanto all'italiano e all'inglese, della lingua genovese (che, sottolinea Beppe, 'ha una sonorità molto poetica e mediterranea', e che nel brano che intitola l'album sottolinea la malinconia e la bellezza della sua città natale evocandone la storia fatta di emigrazioni, duro lavoro, viaggi per mare, alluvioni e tragedie collettive anche recenti) è il mezzo per un viaggio a ritroso e di riscoperta delle radici che recupera in parte composizioni prevalentemente autobiografiche che Beppe aveva lasciato nel cassetto e che altrove abbraccia territori a lui più familiari come il folk rock, il blues e il flatpicking ispirandosi ai viaggi del musicista e ai padri fondatori che lo hanno ispirato. La tristezza di 'Lament', l'innocenza di 'Hide And Seek', lo spirito di resilienza di 'Fighting While We Can', la celebrazione dell'amore e dell'arte di 'La Musica Nostra', l'ode alla saggezza degli anziani di 'Wise Old Man', la melodica tenerezza di 'Sunrise Melody', l'invito alla danza di 'Forget About Me Not' (un moderno motivo per violino dedicato al New Jersey, sua terra di adozione) sono altrettante tappe importanti di un disco coraggioso, sfaccettato e innovativo in cui Beppe abbandona la sua comfort zone facendosi accompagnare dagli eccellenti Rusty Holloway (basso) e Joe Bonadio (percussioni)