FORBERT STEVEEarly Morning Rain'Early Morning Rain' è il titolo di una delle canzoni più belle e famose di Gordon Lightfoot e anche del nuovo disco di Steve Forbert, una 'bacchetta magica' con cui il cantautore spera di resuscitare l'interesse del pubblico nei confronti di 'undici delle mie canzoni preferite, una sola delle quali scritta dopo il 1973'. Il cantautore newyorkese d'adozione, veterano di tante battaglie di cui il sito italiano Planet Country loda 'la voce dal timbro personale, una tecnica all’armonica tra le più originali e fantasiose, una ricerca della melodia che gli ha permesso di creare quadretti che hanno al loro interno poesia, ironia e una forza espressiva tale da porlo come uno dei songwriters più incisivi degli ultimi decenni', rende un ottimo servizio a un formidabile repertorio d'autore intrecciando delicati arrangiamenti elettroacustici folk rock che mettono in risalto i testi, le melodie e le sfumature di grandi brani come la title track, 'Box Of Rain' di Phil Lesh dei Grateful Dead, 'Your Song' di Elton John, 'Supersonic Rocket Ship' dei Kinks, 'Withered And Died' di Richard & Linda Thompson, 'Someday Soon' di Judy Collins, 'Pick Me Up On Your Way Down' di Charlie Walker, 'Suzanne' di Leonard Cohen, il tradizionale 'Frankie And Johnny', 'Good Time Charlie's Got The Blues' di Danny O'Keefe e 'Dignity' di Bob Dylan. Un vero atto d'amore e di riconoscenza, il suo, che paga tributo al suo background di musicista di belle speranze catapultato dal natio Mississippi nella Grande Mela durante il cruciale periodo di transizione tra il folk rock degli anni '70 e la new wave degli anni '80 track list
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