BLACK COWBOYS

Sessanta minuti di musica (accompagnati, annotati e spiegati da un libretto di 40 pagine) raccontano l'epopea del selvaggio West, la sua musica, la sua cultura e la sua complessa storia da un punto di vista particolare: quello di un musicista afroamericano, Dom Flemons dei Carolina Chocolate Drops, che segue i percorsi dell'Ovest dai primi sentieri tracciati dai pionieri ai binari delle ferrovie sulle orme delle migliaia di pionieri di colore che contribuirono a erigere le fondamenta degli Stati Uniti d'America. Diciotto tappe (in scaletta poesie e canzoni celeberrime come 'Going Down The Road Feelin' Bad' e 'Home On The Range' ma anche brani meno noti ai non specialisti) puntellano un viaggio affascinante e commovente in cui Flemons si prodiga con i suoi accompagnatori (tra cui Alvin 'Youngblood' Hart e Jimbo Mathus degli Squirrel Nut Zippers) tra canto, narrazione, chitarre, banjo, Resonator, mandolini, pifferi, armoniche, percussioni, contrabbasso, strumenti messicani e hawaiani onorando nel migliore dei modi il settantesimo anniversario della Smithsonian Folkways Recordings e la missione del suo fondatore Moses Aschs di 'documentare la musica del popolo'. Storico, studioso e collezionista, Flemons reinterpreta canti di lavoro come 'Black Woman' e materiali tradizionali aggiungendo al repertorio canzoni da lui scritte per l'occasione come 'One Dollar Bill', 'He's A Lone Ranger' e 'Steel Pony Blues', spesso ispirate a storie vere dell'epoca: nessuno, come lui, avrebbe potuto portare a compimento un disco che e' anche (ma non solo) una illuminante e opportuna lezione di storia di grande valore musicale, didattico ed educativo