BURGIN JOHNNYNo Border BluesNoto in precedenza come Rockin' Johnny e conosciuto con l'appellativo di 'The Worldwide West Side Guitar Man', Johnny Burgin incarna nel suo stile musicale l'essenza del West Side di Chicago: da sempre incline a scambi artistici e interculturali con musicisti di tutto il mondo, in 'No Border Blues' canta e suona la chitarra ma soprattutto coordina e lascia spazio a un gruppo di artisti giapponesi, protagonisti della prima antologia che un'etichetta americana - la prestigiosa Delmark Records, per la precisione - dedica alla scena blues del Sol Levante. Una scena nata sulla scia dell'entusiasmo che i concerti tenuti in loco negli anni Settanta da leggende del blues chicagoano come Jimmy Dawkins, Eddie Taylor e Otis Rush (di quest'ultimo la stessa Delmark pubblicò il live 'So Many Roads' registrato proprio in Giappone nel 1975) suscitarono nei giovani appassionati. 'Molti di coloro che assistettero a quegli show', ricorda oggi la label, 'ne vennero così ispirati da diventare la prima generazione di musicisti blues locali che servì come ispirazione agli artisti più giovani rappresentati in queste registrazioni': musicisti che si muovono nell'underground musicale di Tokyo, di Kyoto e di Osaka, 'che mai si sarebbero aspettati di essere ascoltati al di fuori del Giappone (o persino al di fuori del club del loro quartiere)' e che invece meritano di trovare una dimensione e un riconoscimento internazionale. Burgin, che dal 1996 ad oggi ha visitato quattro volte il Paese con i suoi tour, era l'uomo giusto - per sensibilità musicale e per i contatti sviluppati in Giappone - per dirigere un progetto come questo, decisamente originale e ricco di sorprese e soddisfazioni anche per i i più smaliziati appassionati delle dodici battute . track list
Potrebbe anche interessarti | ||||||||||||||||
Newsletter
|