BLOUNT JACKSpider TalesHa già entusiasmato testate autorevoli come il Guardian inglese (che lo ha definito 'un classico istantaneo') e colleghi rispettati come Rhiannon Giddens (che ne ha lodato la qualità musicale come il rigore storico e filologico) l'album di debutto di Jake Blount, giovane ma già carismatico violinista, banjoista e cantante del Rhode Island che in 'Spider Tales' si abbevera alle fonti della più autentica old time music afroamericana senza edulcorazioni di sorta. Ispirandosi nel titolo ad Anansi, una delle più importanti divinità appartenenti alla mitologia delle popolazioni originarie dell'Africa Occidentale, Blount propone qui quattordici brani scelti con cura dopo accurate ricerche da lui effettuate nel campo della mountain music 'black' e indigena riportando in vita i fantasmi e le voci neroamericane paradossalmente dimenticate ad arte dall'industria ma insite nella più pura tradizione della musica degli Appalachi statunitensi. I racconti di 'Spider Tales' sono storie di dura vita e di resistenza di atmosfera talvolta disperata e apocalittica, spesso vecchie di secoli ma aggiornate attraverso la lente personale di un artista attivista del movimento gay americano, dipanate sul tappeto di una musica appropriatamente spiritata, spettrale e onirica che si serve di motivi strumentali trascinanti e complessi (come l'iniziale 'Goodbye, Honey, You Call That Gone' del banjoista del Mississippi Lucius Smith), di accordature modali e di strutture melodiche sorprendenti, tra la spinta ritmica di 'Move, Daniel', il vaudeville di 'Mad Mama's Blues', l'intensità emotiva di 'The Angels Done Bowed Down ' e versioni originali di pezzi celebri come 'Rocky Road To Dublin' e 'Where Did You Sleep Last Night' di Leadbelly. Tatiana Hargreaves, Nic Gareiss, Rachel Eddy e Haselden Ciaccio lo aiutano a confezionare un album magistralmente prodotto da Jeff Claus e Judy Hyman (Horse Flies) che diventa, come osserva The Bluegrass Situation, un caposaldo inedelible per comprendere meglio la musica old time e da string band dalla prospettiva dei musicisti neri e omosessuali di ieri e di oggi, e per tale duplice condizione doppiamente discriminati track list
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