NOT MADE FOR HIRE

Nati e cresciuti nella zona Sud Ovest di Brooklyn all'ombra del ponte Verrazzano, i fratelli Jimmy e Peter Bennett hanno suonato a fianco di grandi artisti come B.B. King, Bo Diddley e Rick Danko, Garth Hudson e Levon Helm della Band. Proprio quest'ultimo inizio' anni fa a invitarli nella sua casa di Woodstock per fare musica insieme, dando vita a una serie di jam session a cui partecipavano talvolta la figlia Amy, lo stesso Hudson e Alexis P. Suter (con cui hanno inciso ben sette album): e' su quel fertile retroterra che nasce e cresce un disco come 'Not Made For Hire' in cui Peter (basso e voce) e Jimmy (chitarra e voce) sono affiancati da Lee Falco (batteria) e John Ginty (tastiere) in una raccolta di undici brani che mostrano tutte le loro migliori credenziali blues in titoli come 'Junkyard Dog', 'What I'd Do' e lo strumentale 'Blues # 9' e genuini sapori country e Southern in 'Hold On Tight' e nella title track, mentre 'Rocking Chair' dondola a ritmo di boogie woogie, 'The Only Way To Be' si appoggia a un ritmo funky e il soul blues di 'I Just Do Not Want The Blues Today' si avvale della bella voce da soprano di Linda Pino. Tra fumanti slide, assoli chitarristici affilati come rasoi che citano di volta in volta Freddie King o Walter Trout, travolgenti fraseggi di Hammond, cambi di tempo e dinamico groove ritmico l'album scorre che e' un piacere deliziando le orecchie degli amanti del blues elettrico e del roots rock di qualita'