Neon Cross

A tre anni di distanza dal celebrato EP di debutto 'Felony Blues', Jaime Wyatt passa
alla New West Records per il suo primo album a lunga durata, 'Neon Cross', affidandosi
alla produzione del sempre più lanciato Shooter Jennings (già alla console per Jessi
Colter, Jamey Johnson, Wanda Jackson, Brandi Carlile, Tanya Tucker, Marilyn Manson,
Billy Ray Cyrus e tanti altri). Si sente la sua mano nell'evoluzione del tipico
honky-tonk della giovane artista dal passato burrascoso (compreso un periodo di
detenzione) in un suond più complesso, stratificato, ricco e rifinito anche se, spiega
Jaime, il disco 'raccoglie alcuni dei miei testi e delle mie interpretazioni vocali
più vulnerabili fino ad oggi. Il mio amico Shooter, il nostro manager e gran parte dei
musicisti della mia band sono stati testimoni del mio stato disastroso mentre mi
addoloravo per la morte di persone care e per un divorzio e cercavo di uscire dal mio
nascondiglio autodistruggendomi, con alcol e droghe'. Vita vissuta di una
autentica nuova eroina dell'outlaw country che trasuda e si riflette nelle undici
canzoni del disco, una delle quali (la saltellante'Hurt So Bad') vede la
partecipazione dello stesso Jennings mentre la madre di quest'ultimo (e vedova di
Waylon Jennings) Jessi Colter appare in 'Just A Woman', tra i pezzi migliori di una
scaletta in cui brillano anche le candide, stropicciate e intense 'Livin'' e
'Rattlesnake Girl' (in cui la cantautrice racconta la scoperta della sua vera identità
sessuale) incorniciate da una penetrante lap steel. Da notare anche la presenza alla
chitarra, all'armonica e al piano elettrico Wurlitzer del compianto Neal Casal