Chickaboom!

La sensibilità melodica di Patsy Cline, la grinta di Wanda Jackson e la sensualità di Peggy Lee convivono nella personalità musicale di Tami Neilson, esplosiva quarantenne dalla voce duttile e potentissima che nell'immagine risolutamente rétro e nello stile rigorosamente 'old time' strizza l'occhio all'epoca d'oro della American Music inglobando anche stavolta nel suo repertorio rovente rockabilly, grandi ballate melodiche, country classico a ritmo di twang, ardente gospel, r&b infuso di soul e Western swing. E' una ciclonica forza della natura, la canadese trapiantata in Nuova Zelanda Tami, che con 'Chickaboom!' - come ha spiegato lei stessa - ha voluto creare un album fatto di 'piccole canzoni vibranti e incisive, petardi scoppiettanti che, anche se ridotti e asciugati nell'arrangiamento a niente più che a una chitarra, qualche percussione e due voci, fossero ancora in grado di esplodere'. Le cose stanno effettivamente così in un disco a carattere familiare in cui ha voluto coinvolgere il fratello Jay, volato da Auckland a Toronto per cantare al suo fianco splendide armonie che riflettono il loro legame di sangue; ma e' Tami, ovviamente, a rubare lo show in pezzi come 'Sister Mavis', nel quale celebra una santa trinità 'black' rappresentata da Mahalia Jackson, Sister Rosetta Tharpe e Mavis Staples, cresciuta come lei in una famiglia di artisti abituati a cantare insieme