Expectations

Nata nei sobborghi di Atlanta ma ora residente a Nashville, l'esordiente Katie Pruitt possiede - secondo la rivista americana Paste Magazine - il talento narrativo di un Jason Isbell ma anche l'energia e l'approccio da rock star di una Sheryl Crow. L'ascolto del suo sorprendente album di debutto 'Expectations' sembra confermarlo: è un disco in cui delicate canzoni d'amore folk convivono a fianco di ariose ballate country e di pezzi rock and roll di impatto radiofonico, a forti tinte Southern e con inclinazione alle jam e che racconta storie spesso autobiografiche di vita vissuta parlando senza paura e senza peli sulla lingua di malattie mentali, di relazioni tossiche e della difficoltà di accettare la propria omosessualità crescendo nel Sud cristiano e bigotto degli Stati Uniti. 'Ho chiamato il disco 'Expectations'', ha spiegato la venticinquenne cantautrice e chitarrista, 'perché mi piaceva il suo senso ironico. Il tema è invece quello di liberarsi dalle aspettative della gente per essere finalmente se stessi'. Con grinta e sensibilità, la Pruitt (che ha coprodotto l'album con l'amico Michael Robinson nell'home studio di Gary Paczosa della Rounder Records) usa al meglio una voce accattivante e flessibile capace di passare dall'urlo al sussurro con immutata efficacia, appoggiandola ai groove solari e ai limpidi timbri chitarristici della title track, al pianoforte di 'Georgia', allo storytelling finemente intessuto di 'Normal', ai riff ipnotici della tesa 'Grace Has A Gun', al languido sogno ad occhi aperti di 'Out Of The Blue', alla incantevole cantilena di 'Loving Her' e alla malinconica melodia della conclusiva 'It's Always Been You'. Si capisce che per lei la musica ha un valore catartico, e lo stesso effetto benefico si irradia su chi ascolta con orecchie attente e attenzione ai testi questa intensa, meditata e già matura opera prima