BACK BEING BLUE

Cresciuta nella scena musicale di Austin a capo di una band rockabilly, Kelly Willis si e' data al country nei primi anni Novanta per intercessione del produttore Tony Brown: nel nuovo album prodotto dal marito Bruce Robison (il primo da undici anni a questa parte) dimostra di avere trovato una strada personale che ingloba di volta in volta un vellutato country tinto di r&B e di disco anni Settanta (nella title track ispirata esplicitamente allo stile di Crystal Gayle), il pop scoppiettante di 'Only You', il two-step di 'Fool's Paradise', l'honky tonk malinconico di 'Freewheeling', lo shuffle di 'Afternoon's Gone Blind', l'intimismo acustico di 'What The Heart Doesn't Know', il country folk riflessivo di 'We'll Do It For Love Next Time' (ripresa dal repertorio di Rodney Crowell) e lo swing di 'I'm A Lover (Not A Fighter)' (cover di un pezzo di Skeeter Davis datato 1969). Tanto basta a certificare che - nel suo modo sommesso e discreto - la Willis sa destreggiarsi con tutte le declinazioni del country contemporaneo mostrandosi sempre piu' fiduciosa nei suoi mezzi espressivi (tanto da avere firmato da sola oltre meta' delle dieci canzoni dell'album)