SIMPSON STURGILLSOUND & FURYGenere: Roots Etichetta: ELEKTRA Anno: 2019 Supporto: CD
'Siamo entrati in studio senza idee preconcette e ne siamo usciti con un disco rock and roll decisamente sordido e bollente', dice Sturgill Simpson a proposito di 'Sound & Fury', il suo nuovo disco distante anni luce dal predecessore 'A Sailor's Guide To Earth' (gioiello di country soul psichedelico che gli e' valso un Grammy, e che gia' prendeva le distanze dai suoi inizi piu' canonici nel solco di Waylon Jennings, da lui ricordato anche per il timbro vocale). La psichedelia la fa da padrona, ma con toni decisamente piu' 'heavy', anche in un disco che il cantautore del Kentucky ha autoprodotto insieme a un film da lui realizzato con il grafico Takashi Okazaki e con l'autore e regista Jumpei Mizusak, personaggi illustri dell'animazione ('anime') giapponese. L'atmosfera 'futuristica, distopica, post apocalittica e in stile samurai' del video ben si sposa al sound di un brano come 'Sing Along', biglietto da visita di un nuovo corso che, nelle parole dello stesso quarantenne artista, ha preso ispirazione da John Mayall & the Bluesbreakers (nel leggendario album con Eric Clapton), dai Bee Gees, dai Cheap Trick, dai T. Rex e da La Roux. E' un disco volutamente ballabile, 'Sound & Fury', in cui, come scrive il New York Times, prevale un denso Southern rock alla ZZ Top e in cui Simpson (ad esempio nella vivace e sfacciata 'Last Man Standing') se la prende con la crudelta' del music business. Il successo, per lui, sembra essere arrivato a caro prezzo, e la via della guarigione passa per una brusca deviazione di percorso artistico che sorprende dall'inizio alla fine. Registrato a Waterford, nei dintorni di Detroit, in una stanza di motel zeppa di apparecchiature vintage, 'Sound & Fury' e', per sua stessa confessione, un disco terapeutico completato in due settimane e in cui gli strumenti dei musicisti della sua band - Chuck Bartels al basso, Bobby Emmett alle tastiere, Miles Miller alla batteria - cosi' come la sua chitarra e la sua voce ringhiosa e addolorata, sono spesso coperti da una coltre di percussioni, loop e sonorita' sintetiche, cupe e minacciose. Piuttosto che replicare all'infinito lo stile che lo ha reso popolare, Sturgill ha preferito correre un rischio, con un obiettivo chiaro in mente: 'fare un disco che colpisse duro come la musica del Wu-Tang Clan' track list
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