ALL THE RAGE

Registrato ad Amsterdam e prodotto da Jimbo Mathus, 'All The Rage' e' il primo album che Ian Siegal incide con il trio che lo accompagna regolarmente dal vivo da quattro anni. L'approccio live, crudo ed essenziale alla registrazione ha prodotto buoni frutti, perche' il disco (il cui titolo e' un gioco di parole che nella circostanza vuole sottolineare le ingiustizie del mondo contemporaneo) ha mordente ed e' attraversato da una vibrante vitalita'. I ritmi militari e la slide aggressiva di 'Eagle-Vulture' lo aprono nel migliore dei modi, mentre il graffiante blues elettrico di 'Shit Hits' e l'apocalittica 'Ain't You Great', colorata a tinte latine, non sono da meno. Siegal sfoggia il meglio di se' anche nella murder ballad 'One-Eyed King', in una 'Jacob's Ladder' che incrocia canto da lavoro e blues rurale da porticato, nella countreggiante e solare 'Won't Be Your Shotgun Rider' e in una contagiosa 'Sailor Town' condita di humour nero, mentre Mathus (che con l'inglese aveva gia' collaborato in studio e poi in un tour acustico in duo) mette la sua firma accanto a quella di Ian in 'If I Live', nella riflessiva 'My Flame' (con chitarre arpeggiate in fingerpicking) e nel gospel soul di 'Sweet Souvenir' mostrando di essere un collaboratore piu' che empatico. La telepatia e la compattezza musicale dei giovani compagni di band Siegal - Dusty Ciggaar alle chitarre, Danny Van't Hoff al basso e Rafael Schwiddessen alla batteria - fanno il resto