LIBERTY

Le musiche di Ennio Morricone, il 'Canciones de mi padre' di Linda Ronstadt e i dischi classici di Willie Nelson e Dolly Parton hanno indicato a Lindi Ortega la via da seguire nel suo nuovo 'Liberty', una sorta di album 'concept' che, riflettendo in parte esperienze autobiografiche, traccia il percorso del suo personaggio principale dalle tenebre del passato alla luce del presente. Con il produttore nashvilliano Skylar Wilson (Justin Townes Earle, Rayland Baxter) Lindi ha accantonato il country ritmato ed estroverso di sue produzioni precedenti per lasciare trasparire le sue radici e la musica che le scorre nel sangue (suo padre e' messicano e sua madre irlandese): in un percorso che parte dal dolore di 'You Ain't Foolin' Me' e dalla disperazione di 'Nothing's Impossible' per arrivare al riscatto di 'Pablo' (ispirata dal recente matrimonio con Daniel Huscroft) e alla celebrazione di 'Gracia a la vida' di Violeta Parra, la Ortega (che firma le composizioni originali della raccolta da sola o con Aaron Raitiere, Bruce Wallace e John Paul White dei Civil Wars) ha voluto sviluppare con 'Liberty' un racconto musicale di sapore cinematografico. La assecondano perfettamente nello scopo la band nashvilliana Steelism, con i suoi intrecci avvincenti di chitarra elettrica e pedal steel, e il grande armonicista country Charlie McCoy