BREAKDOWN ON 20TH AVE. SOUTH

In questi ultimi dieci anni Buddy Miller, eccellente chitarrista e fine produttore, ha collaborato con innumerevoli luminari del genere 'Americana' e non solo (bastino i nomi di Emmylou Harris, Linda Ronstadt, Steve Earle, Gillian Welch, Solomon Burke, Shawn Colvin, Steve Earle, Patty Griffin, Robert Plant e Richard Thompson). Nel frattempo la moglie Julie - trovatasi a fare i conti con una grave malattia - ha continuato a scrivere canzoni, che oggi trovano sbocco in un nuovo disco della coppia (il primo, appunto, dal 'Written In Chalk' che nel 2009 aveva seguito a otto anni di distanza l'omonimo e acclamato 'Buddy And Julie Miller'). Dei 50-60 pezzi che la signora Miller ha composto nel periodo 'Breakdown On 20th Ave. South' (l'indirizzo della casa di Nashville in cui i due risiedono e hanno uno studio di registrazione) ne contiene dodici; uno di questi, 'I'm Gonna Make You Love Me', e' un messaggio diretto di Julie a Buddy, e' stato registrato nella camera da letto dei due e - come scrive Steven Howlett su Americana UK - vive di delicati intrecci chitarristici con effetto delay e di quelle armonie vocali che costituiscono un po' il leit motiv di un disco dalle atmosfere intimiste e naturali. Le delicatezze acustiche di 'Till The Stardust Comes Apart' e 'Everything Is Your Fault', le sonorita' piu' sporche e blues di 'Breakdown On 20th Ave. South' e 'Underneath The Sky', le suggestioni dylaniane di 'Thoughts At 2am' e la ruvida 'Spittin' On Fire' - che mescola folk appalachiano, honky tonk e rock and roll - insaporiscono un disco crudo, spontaneo e onesto che non nasconde le tensioni di coppia, le cicatrici e il lento processo di guarigione e riconciliazione che ha portato Buddy e Julie a ritrovarsi umanamente e artisticamente