LYNN LORETTAWOULDN'T IT BE GREATGenere: Country Etichetta: sony Anno: 2018 Supporto: CD
Ripresasi da un infarto, la ottantaseienne Loretta Lynn pubblica il suo quarantunesimo album, coprodotto da John Carter Cash (il figlio di Johnny Cash e di June Carter) e da sua figlia Patsy Lynn Russell, lo stesso team che aveva lavorato sul precedente 'Full Circle'. 'Wouldn't It Be Great' si iscrive nel solco delle cosiddette 'Cash Cabin Sessions', essendo stato registrato per la maggior parte nello storico studio di Johnny Cash a Nord di Nashville, e stavolta la Lynn si concentra esclusivamente su composizioni da lei stessa firmate (da sola o con altri artisti): brani nuovi e inediti come 'Ruby's Stool', 'The Big Man' e 'I'm Dying For Someone To Live For', tutti composti assieme a Shawn Camp, e rivisitazioni di classici del suo repertorio come la title track (una solenne ballata acustica pubblicata come singolo a meta' anni Ottanta e poi reinterpretata con Dolly Parton e Tammy Wynette nel loro album in trio dei primi anni '90), 'Don't Come Home A-Drinkin'' (il suo primo hit) e la celeberrima 'Coal Miner's Daughter' che ha intitolato anche la sua autobiografia e il film basato sulla sua vita premiato da un Oscar. Tra valzer malinconici e honky tonk (''Another Bridge To Burn', da non confondere con la canzone di Waylon Jennings dallo stesso titolo), il disco conferma la qualita' di scrittura della leggendaria regina del Nashville Sound, ancora miracolosamente dotata di una voce capace di estrarre dalle canzoni che interpreta ogni piu' piccola sfumatura. 'Wouldn't It Be Great' e' quasi un'appendice alla sua biografia, punteggiata dallo stesso sentimentalismo e dalla stessa amarezza, dalla stessa dolcezza e dalla stessa ironia track list
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