KINGFISH

Gia' bambino prodigio della chitarra blues, Christone 'Kingfish' Ingram e' un predestinato: nato a Clarksdale, Mississippi, vicino all'ipotetico incrocio in cui Robert Johnson fece il suo patto con il diavolo, vanta tra i suoi massimi promotori il rapper The Game e il re del funk Bootsy Collins, che in questi ultimi anni ha fatto proselitismo postando i suoi filmati su YouTube. A 20 anni debutta su disco per la Alligator di Bruce Iglauer, innamoratosi della sua autenticita' e della sua stupefacente tecnica chitarristica, con idee molto chiare in testa: 'Penso di avere un'anima antica, di essere gia' stato qui prima d'ora. Vado avanti con un piede nel passato, oggi che in giro si vedono pochi ragazzi innamorati del blues. Nella mia citta' tutti vogliono diventare dei rapper; io invece volevo fare qualcosa che nessun altro stavo facendo'. 'Kingfish', il suo debutto, ne e' la concreta e splendida prova concreta: registrato a Nashville e prodotto da Tom Hambridge (Buddy Guy, Susan Tedeschi, Joe Louis Walker, George Thorogood) vede il giovane fenomeno sfoggiare tutto il suo talento vocale e strumentale (velocissimo nel fraseggio, ma attento a suonare le note giuste al momento giusto) ma anche cimentarsi efficacemente come autore (otto dei dodici brani in scaletta portano la sua firma) passando dall'autobiografia di 'Outside Of This Town' e 'Been Here Before, Before I'm Old' al tono umoristico di 'Trouble' senza mancare di esprimere rabbia e disillusione riguardo al presente ('It Ain't Right') e di dire la sua sulle relazioni amorose ('Love Ain't My Favorite Thing'). Aiutato da un altro mentore di gigantesca importanza come Buddy Guy (voce e chitarra in 'Fresh Out') e da altri amici di prestigio come Billy Branch e Keb Mo (che dona la sua calda voce confidenziale a 'Listen' e suona la chitarra ritmica e resonator in sei brani), Ingram potrebbe davvero essere il futuro del blues, come scrive Rolling Stone: un giovane artista 'il cui suono abbraccia B.B. King, Jimi Hendrix e Prince', che guarda al futuro restando cosciente del passato e che, come dice Iglauer, 'crea nuova musica che ha il feeling del blues senza copiare cio' che e' stato fatto in passato, con le radici saldamente piantate nel Delta del Mississippi ma intenzionato a lasciare una sua impronta personale. Lo vedo diventare un giovane, visionario gigante del blues, con uno stupefacente futuro davanti a se''