DORIGATTI HUBERTNashville SessionsNonostante un pregevole trascorso come chitarrista in ambito jazz e un altrettanto pregevole CD omaggio a Dylan condiviso con Laura Willeit, il percorso musicale di Hubert Dorigatti, chitarrista e cantante di Brunico, ha decisamente subito una svolta da quando ha deciso di concentrarsi su un blues innovativo degno dei migliori interpreti d’oltreoceano in cui non ha però mai perso di vista il legame con la tradizione. Tradizione che ha dimostrato di conoscere a menadito. L’ultima mossa di Dorigatti è un EP registrato interamente a Nashville, come si conviene a chi è intenzionato a non lasciare nulla al caso: Nashville è la città degli studi di registrazione, ed è una fucina di talentuosi session men di grande bravura e Dorigatti ha il dono di saper scrivere, suonare e cantare il blues come un americano. “The Nashville Session” è stato registrato a metà ottobre presso il Blackbird Studio e si comprende cinque brani composti da Dorigatti con la collaborazione di Zach Allen, che è anche il produttore del disco. Allen ha dalla sua un’esperienza monumentale avendo lavorato con nomi importanti come i vecchi Buddy Guy e Taj Mahal, il bluesman della middle generation Keb Mo’ e Kingfish Ingram. I musicisti coinvolti hanno tutti un pedigree chilometrico: Anton Nesbitt al basso, Marcus Finnie è il batterista, a coadiuvare Dorigatti alle chitarre ci sono RobMcNelley e Kenny Greenberg. Non poteva mancare poi il sound di un organo Hammond B-3, affidato per l’occasione al veterano Mike Rojas. Potrebbe anche interessarti | ||||||||||||||||
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