COPELAND SHEMEKIABlame it on EveDefinita dal "Washington Post" la più grande cantante blues della sua generazione, con "Blame It On Eve" Shemekia Copeland si prende volontariamente "una vacanza da tutta la pesantezza che grava sul mondo". "In questo album", spiega, "ci sono argomenti seri ma anche tanti sorrisi e un sacco di momenti gioiosi. Certo, si tratta del mio blues ma in questo caso del suo lato più luminoso. Per me i problemi sono sempre importanti ma lo è altrettanto fare rock, ballare e divertirsi". Registrato a Nashville e prodotto dall'autore e polistrumentista Will Kimbrough (già al banco di regia nei suoi tre dischi precedenti), l'album affronta temi importanti come il libero arbitrio delle donne e i cambiamenti climatici, spaziando dall'autobiografico boogie blues di "Tough Mother" alla trascinante e ironica title track e all'umore festoso di "Wine O'Clock". Jerry Douglas aggiunge il suo dobro alla storia vera del misterioso musicicista del 20° secolo Tee Tot Payne che insegnò il blues ad Hank Williams, DaShawn Hickman suona la steel nella vibrante e ottimista "Tell The Devil", l'amico Alejandro Escovedo partecipa alla esecuzione di "Is There Anybody Up There?" mentre "Belle Sorciere", con il ritornello in francese, è un brano scritto da Pascal Danae dei parigini Delgres, "Down On Bended Knee" è un pezzo del padre dell'artista Johnny Copeland e "Heaven Help Us All" uno standard già reso famoso prima da Stevie Wonder e poi da Ray Charles track list
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